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Museum indoor square @PHOTO OskarDaRiz |
Benvenuto, Mudec! Atteso da mesi, per non
dire decenni, da ieri il nuovo Museo delle Culture di Milano è finalmente realtà.
Benché i lavori di allestimento interno necessitino ancora di qualche settimana
per essere completati, la riconversione degli ex spazi industriali
Ansaldo pare riuscita perfettamente: grazie all’operazione di recupero
archeologico voluta dal Comune sin dal lontano 1990, e supportata da
importanti partnership quali quelle con Atm, Trenitalia e Coop, i quasi 17mila
metri quadrati degli edifici di via Tortona 56 si presentano oggi in corpi
avanguardisticamente squadrati, rivestiti di zinco e sopra cui svetta una struttura in
cristallo illuminata dalle sofisticate tecniche della
società Zumtobel:
grazie alla luce diurna che penetra nell’atrio centrale, il cuore del museo è
attraversato da una linea verticale naturale, mantenuta viva anche di notte
attraverso l’uso di faretti dimmerabili. Come dire: la luce della cultura non
può spegnersi mai. Con oltre 7mila opere d’arte a disposizione, provenienti da
ogni angolo del mondo e distribuite su un arco temporale compreso fra il 1200
a.C e il Novecento, Mudec si candida non semplicemente come museo di riferimento
per Expo2015, ma come nuovo polo europeo per la ricerca etnografica, ridando
valore a un patrimonio delle collezioni italiane sino a oggi scarsamente
valorizzato.
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Exposition - Africa, land of spirits |
Marina Pugliese, director Modern and Contemporary Art Milan network |
“Se oggi Milano ha un suo museo etnografico - ha evidenziato Marina Pugliese, direttore del Polo d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano - un pensiero e un ringraziamento speciale vanno senza dubbio a Salvatore Carubba, primo assessore comunale ad aver avviato il progetto ben 12 anni fa, insieme naturalmente a tutti quanti hanno reso possibile questo splendido risultato. Siamo l'unico museo italiano a doppia gestione pubblico-privata, dal momento che il Comune
si occupa della direzione scientifica del patrimonio, così come del
coordinamento delle attività del Forum Città Mondo, mentre “24 ore Cultura”, branca
del Gruppo 24 Ore, è responsabile della programmazione, nonché di tutti i
servizi museali aggiuntivi”.
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Mudec outdoor view @PHOTO OskarDaRiz |
Grazie a una collaborazione avviata col
Tropen Museum Junior di Amsterdam, Mudec disporrà dal prossimo ottobre di un’apposita
sezione formativa e interattiva per i più piccoli, ovvero l’area Junior, mentre
la convenzione sottoscritta con Città Mondo permetterà di organizzare
iniziative a stretto contatto con le esigenze delle circa 500 associazioni di
comunità straniere residenti a Milano: a loro sono infatti riservati 115 mq per
proporre tavoli di lavoro congiunti, cui se ne aggiungono altri 137 come “spazio
polivalente” di sperimentazione interculturale e "diplomazia parallela". A disposizione del pubblico
sono fra l’altro gli oltre 4mila volumi della biblioteca specialistica, cui si
affianca una sezione Academy per la formazione professionale nelle discipline
culturali, artistiche, della moda e del design, oltre che del food e del turismo: una vera e propria business school animata da alcune delle figure
più qualificate di docenti, giornalisti e testimonial della scena milanese, nel
cui calendario già sono previsti un master in Management dell’arte e dei beni
culturali (dal 27 maggio), in Design management (dal 26 ottobre) e una Digital
professional school per la comunicazione (sempre dal 27 maggio).
In aggiunta,
un bistrò e un ristorante impreziositi dalla collaborazione con Sambonet-Rosenthal,
protagonista in Italia nella scena del design da cucina e per la fornitura di
raffinate porcellane e cristalli da servizio, ma anche col gruppo Ferrarelle
per la fornitura d’acqua, Grandimpianti per la cucina, Poltrona Frau
per gli arredi, nonché Frette per i tessuti, storico marchio
di Monza leader mondiale nella biancheria di lusso (adottata anche sull’Orient
Express e per l’altare della basilica di S. Pietro a Roma). Non da ultimo, Mudec crescerà accanto al proprio Canale Arte, una nuova realtà televisiva
multimediale voluta dal Gruppo 24 ore per documentare in presa diretta ogni
esposizione, così come le ricerche e gli approfondimenti legati ai temi del
museo.
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View from the Café Restaurant Terrazza - Milano, Civica raccolta delle Stampe Achille Bertarelli |
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"Cairo in Milan" - Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli |
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Africa Campaign - Milano, Civica Raccolta delle stampe A. Bertarelli |
E se l’originalità degli spazi non fosse sufficiente per apprezzare quest’ultimo
gioiello del Made in Italy, l’imminente inaugurazione di Expo2015 è destinata a
far conseguire subito un record di partecipazione alle due mostre già in calendario: da
una parte, la suggestiva “Mondi a Milano” (dal 27 marzo al 19 luglio), in cui s'illustra il cammino d’internazionalizzazione del capoluogo lombardo attraverso
i suoi principali eventi espositivi (dal 1874 alla metà del Novecento), dall’altra
“Africa, la terra degli spiriti” (dal 27 marzo al 30 agosto), dedicata allo
studio delle influenze artistiche del Continente Nero sulla scena europea,
indagandone tanto la complessità rituale quanto microregionale.
In particolare,
“Mondi a Milano” apre una finestra esclusiva sul patrimonio di testimonianze
etniche veicolate in Italia da suoi ancor poco conosciuti esploratori, di cui
nei depositi museali sono conservati alcuni reperti di notevole pregio
(fra l’altro accessibili su appuntamento). Forse il primo, autentico tributo al loro
fondamentale ruolo geopolitico, di cui Mudec si fa finalmente portavoce, ma
anche esempio emblematico di come nel tempo i pregiudizi verso le culture altre si
siano trasformati nella consapevole accettazione della diversità. La miglior
lezione di apertura che la ricerca etnografica del museo regala, confermando Milano primo laboratorio di multiculturalità in Italia.
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